qui si raccolgono modificano discutono materiali e tecnologie per migliorare le capacità umane; naturalmente con particolare interesse per le tecniche radioniche, radiestesiche, e di tutte le energie vitali, e senza disdegnare di pareri provenienti da altre discipline

Presenza degli Zed nel mondo

Il ricercatore Mario Pincherle noto per aver scoperto il metodo di costruzione della parte granitica della Grande Piramide di Cheope, sostiene che tale struttura interna (che costituisce il vero problema di costruzione) abbia un ampia parte non visibile, nascosta alla vista proprio dalla piramide stessa, questa struttura come lascia intuire la parte fin ora scoperta e alcuni test fatti dall'autore in loco, è evidentemente un enorme Zed o Djed a seconda della traduzione, un amuleto anche noto come colonna vertebrale di Osiride tenuto in grande considerazione dall'iconografia egizia. In questa sede vogliamo esporre degli esperimenti di radionica fatto da un piccolo gruppo di appassionati, che per via dell'insolita natura della loro passione preferiscono rimanere in anonimato. Tutto partì dalla considerazione che la piramide è con ogni probabilità una tecnologia acquisita dagli egizi da tempi e popoli molto più remoti, prova ne sia che la tecnologia di costruzione è andata peggiorando nel tempo invece di migliorare, molto interessante è anche la presenza di tale tipo di strutture in zone del mondo che non lasciano intuire apparentemente collegamenti culturali con l'Egitto. Un altra constatazione che ci colpì è che la GP di Cheope è un monumento di cui non è mai stata dimostrato l'uso come tomba, e l'estremo rigore dei suoi interni lascia intuire che anche se lo fosse stata tale edificio sarebbe veramente molto differente dalle classiche sepolture egizie... Diamo invece per buone le teorie che vedono la piramide come un sofisticato apparato radionico in grado di svolgere particolari lavori energetici, anche in conseguenza di piccole sperimentazioni che abbiamo avuto il piacere di compiere, e che fosse usato per fini esoterici quali iniziazioni o potenziamento di facoltà extrasensoriali. Il grande Zed della GP secondo gli studi di M. Pincherle è una struttura di epoca molto precedente che secondo il libro di Enoch arriverebbe dalla antica Mesopotamia e probabilmente ebbe varie sedi anche in Egitto (quale ad ex. La piramide a gradoni di Zoser); se tale informazione fosse valida l'unica conclusione logica era che anche altri Zed dovevano essere nascosti sul pianeta al pari delle piramidi. Un problema sicuramente molto pressante per noi era capire a cosa servisse uno Zed, perché darsi carico di una mole di lavoro inimmaginabile per fare qualcosa che nemmeno è visibile? Nessuno avrebbe costruito un opera simile senza essere sicuro di un qualche funzionamento, noi provammo a costruire dei modelli in scala anche in granito per cercare di comprendere attraverso i nostri strumenti a cosa potesse servire un apparecchio del genere, ma nessun tentativo di analisi dette risultati decisivi, l'autore già citato sostiene sia una torre del tempo e che contenga il segreto dell'antitempo, ma tali informazioni ci sembravano inutili se non fuorvianti, e ne gli strumenti ne altre forme d'indagine ci davano risultati decisivi, se non vaghi potenziamenti di facoltà paranormali e lievi sensazioni di alterazioni temporali. Decidemmo che alla prima occasione che ci si fosse presentata avremmo dovuto studiare la struttura in loco, non ci dilungheremo nello spiegare come siamo riusciti ad arrivare a passare una notte nella GP, ma siamo riusciti ad entrarvi con un sufficiente carico di strumenti radionici e un apparecchio per bioscanner. La seduta si è svolta nella “camera del re” per prima cosa abbiamo tutti fatto meditazione per un ora ed al suonare della sveglia abbiamo scambiato le sensazioni avvertite che in effetti vertevano verso la perdita della cognizione del tempo, che era sembrato diverso a ciascuno di noi, uno di noi ha avvertito delle lievi sensazioni di disagio. Poi colui che consideriamo il più sensitivo di noi si è sdraiato nella vasca monitorato dal bioscanner e ha proseguito la meditazione mentre alcuni lo monitoravano radionicamente, ma lui ci riferì che sentiva di non essere abbastanza in sintonia con l'oggetto ed in effetti il bioscanner evidenziava che aveva delle difficoltà ad entrare in stato alfa, e venivano rilevate lievi disarmonie in tutti i chakra. A quel punto ci venne un idea e versammo tutta l'acqua che avevamo nella vasca costituendo così un veicolo di conduzione diretta tra il medium e l'oggetto, chiusi gli occhi ci fu una mezzora di calma assoluta, in cui lo stato alfa era regolare ed il battito lento, tutti i chakra stabili, d'improvviso ci fu l'inaspettato: vedemmo accelerare il battito cardiaco in pochi istanti, tutti i chakra si chiusero tranne il sesto che si aprì a dismisura, il medium alzò di scatto il busto dalla vasca aprendo gli occhi e cacciando violentemente l'aria dalla bocca come si fa per scaricare la forza in un esercizio di ginnastica. Rimanemmo un attimo impietriti poi ci tranquillizzammo vedendo che il nostro bagnato medium era affannato ma calmo. Il tutto si era svolto massimo nel giro di venti secondi, ma forse ora avevamo qualcosa in mano, il nostro medium riferì di essersi sentito risucchiare nella parte alta della struttura, e di aver visto in quei pochi secondi una serie di luoghi con degli Zed nascosti.

In seguito tornati in Italia e con la lucidità rinnovata decidemmo di esplorare radionicamente le mappe del pianeta per localizzare i luoghi visti durante tale visione, e di seguito riportiamo i risultati.

Siamo rimasti sorpresi dalla stranezza e dalla forza delle energie rilevate in Tibet che abbiamo identificato come frequenze Delta; poco più di duecento chilometri a Nord Presenza degli Zed nel mondo


Il ricercatore Mario Pincherle noto per aver scoperto il metodo di costruzione della parte granitica della Grande Piramide di Cheope, sostiene che tale struttura interna (che costituisce il vero problema di costruzione) abbia un ampia parte non visibile, nascosta alla vista proprio dalla piramide stessa, questa struttura come lascia intuire la parte fin ora scoperta e alcuni test fatti dall'autore in loco, è evidentemente un enorme Zed o Djed a seconda della traduzione, un amuleto anche noto come colonna vertebrale di Osiride tenuto in grande considerazione dall'iconografia egizia. In questa sede vogliamo esporre degli esperimenti di radionica fatto da un piccolo gruppo di appassionati, che per via dell'insolita natura della loro passione preferiscono rimanere in anonimato. Tutto partì dalla considerazione che la piramide è con ogni probabilità una tecnologia acquisita dagli egizi da tempi e popoli molto più remoti, prova ne sia che la tecnologia di costruzione è andata peggiorando nel tempo invece di migliorare, molto interessante è anche la presenza di tale tipo di strutture in zone del mondo che non lasciano intuire apparentemente collegamenti culturali con l'Egitto. Un altra constatazione che ci colpì è che la GP di Cheope è un monumento di cui non è mai stata dimostrato l'uso come tomba, e l'estremo rigore dei suoi interni lascia intuire che anche se lo fosse stata tale edificio sarebbe veramente molto differente dalle classiche sepolture egizie... Diamo invece per buone le teorie che vedono la piramide come un sofisticato apparato radionico in grado di svolgere particolari lavori energetici, anche in conseguenza di piccole sperimentazioni che abbiamo avuto il piacere di compiere, e che fosse usato per fini esoterici quali iniziazioni o potenziamento di facoltà extrasensoriali. Il grande Zed della GP secondo gli studi di M. Pincherle è una struttura di epoca molto precedente che secondo il libro di Enoch arriverebbe dalla antica Mesopotamia e probabilmente ebbe varie sedi anche in Egitto (quale ad ex. La piramide a gradoni di Zoser); se tale informazione fosse valida l'unica conclusione logica era che anche altri Zed dovevano essere nascosti sul pianeta al pari delle piramidi. Un problema sicuramente molto pressante per noi era capire a cosa servisse uno Zed, perché darsi carico di una mole di lavoro inimmaginabile per fare qualcosa che nemmeno è visibile? Nessuno avrebbe costruito un opera simile senza essere sicuro di un qualche funzionamento, noi provammo a costruire dei modelli in scala anche in granito per cercare di comprendere attraverso i nostri strumenti a cosa potesse servire un apparecchio del genere, ma nessun tentativo di analisi dette risultati decisivi, l'autore già citato sostiene sia una torre del tempo e che contenga il segreto dell'antitempo, ma tali informazioni ci sembravano inutili se non fuorvianti, e ne gli strumenti ne altre forme d'indagine ci davano risultati decisivi, se non vaghi potenziamenti di facoltà paranormali e lievi sensazioni di alterazioni temporali. Decidemmo che alla prima occasione che ci si fosse presentata avremmo dovuto studiare la struttura in loco, non ci dilungheremo nello spiegare come siamo riusciti ad arrivare a passare una notte nella GP, ma siamo riusciti ad entrarvi con un sufficiente carico di strumenti radionici e un apparecchio per bioscanner. La seduta si è svolta nella “camera del re” per prima cosa abbiamo tutti fatto meditazione per un ora ed al suonare della sveglia abbiamo scambiato le sensazioni avvertite che in effetti vertevano verso la perdita della cognizione del tempo, che era sembrato diverso a ciascuno di noi, uno di noi ha avvertito delle lievi sensazioni di disagio. Poi colui che consideriamo il più sensitivo di noi si è sdraiato nella vasca monitorato dal bioscanner e ha proseguito la meditazione mentre alcuni lo monitoravano radionicamente, ma lui ci riferì che sentiva di non essere abbastanza in sintonia con l'oggetto ed in effetti il bioscanner evidenziava che aveva delle difficoltà ad entrare in stato alfa, e venivano rilevate lievi disarmonie in tutti i chakra. A quel punto ci venne un idea e versammo tutta l'acqua che avevamo nella vasca costituendo così un veicolo di conduzione diretta tra il medium e l'oggetto, chiusi gli occhi ci fu una mezzora di calma assoluta, in cui lo stato alfa era regolare ed il battito lento, tutti i chakra stabili, d'improvviso ci fu l'inaspettato: vedemmo accelerare il battito cardiaco in pochi istanti, tutti i chakra si chiusero tranne il sesto che si aprì a dismisura, il medium alzò di scatto il busto dalla vasca aprendo gli occhi e cacciando violentemente l'aria dalla bocca come si fa per scaricare la forza in un esercizio di ginnastica. Rimanemmo un attimo impietriti poi ci tranquillizzammo vedendo che il nostro bagnato medium era affannato ma calmo. Il tutto si era svolto massimo nel giro di venti secondi, ma forse ora avevamo qualcosa in mano, il nostro medium riferì di essersi sentito risucchiare nella parte alta della struttura, e di aver visto in quei pochi secondi una serie di luoghi con degli Zed nascosti.

In seguito tornati in Italia e con la lucidità rinnovata decidemmo di esplorare radionicamente le mappe del pianeta per localizzare i luoghi visti durante tale visione, e di seguito riportiamo i risultati.



Siamo rimasti sorpresi dalla stranezza e dalla forza delle energie rilevate in Tibet che abbiamo identificato come frequenze Delta; poco più di duecento chilometri a Nord Nord-Est di Lasa venti chilometri ad est della strada principale, tutti abbiamo rilevato una forte attività ad un centinaio di metri di profondità nella roccia, dal nostro punto di vista uno Zed in piena attività.

In seguito a tale indagine non siamo stati in grado di meglio localizzare altri siti apparsi nelle visioni, pur avendo individuato le aree generali del Polo sud, Africa del sud, e oceano atlantico del sud.
Nord-Est di Lasa venti chilometri ad est della strada principale, tutti abbiamo rilevato una forte attività ad un centinaio di metri di profondità nella roccia, dal nostro punto di vista uno Zed in piena attività.

In seguito a tale indagine non siamo stati in grado di meglio localizzare altri siti apparsi nelle visioni, pur avendo individuato le aree generali del Polo sud, Africa del sud, e oceano atlantico del sud.

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